Il ministero degli Interni ha diffuso una circolare con cui applica le prime sanzioni per gli autisti che svolgono il riposo settimanale regolare a bordo del veicolo.
La sentenza della Corte di Giustizia Europea del 20 dicembre 2017 ha sancito che il Regolamento comunitario che definisce i tempi di guida e di riposo vieta al conducente di svolgere il riposo settimanale regolare a bordo del proprio veicolo (mentre può farlo nel caso dei riposi quotidiani e di quello settimanale ridotto). Il Regolamento è un provvedimento che non richiede Leggi di adozione, ma non si può applicare un divieto senza sanzione, che deve essere definita a livello nazionale. Finora, l’Italia non poteva quindi multare gli autisti che svolgono il riposo settimanale regolare in cabina, perché nessuna Legge stabilisce sanzioni in merito.
In attesa di uno specifico provvedimento legislativo, il ministero degli Interni ha diffuso il 30 aprile una circolare con cui fornisce l’indicazione per sanzionare con uno strumento legislativo esistente. In pratica, raccomanda agli organi di controllo di considerare il riposo settimanale regolare svolto in camion come riposo non effettuato. Viene quindi considerata un’infrazione all’articolo 174, comma 7 del Codice della Strada, nella ipotesi più grave indicata nel terzo paragrafo, ossia mancato rispetto del riposo per oltre il venti percento.
La violazione deve essere accertata solamente nel momento in cui viene commessa e prevede un’ammenda da 425 a 1701 euro, più il ritiro dei documenti di guida con l’intimazione all’autista di non riprendere il viaggio fino al completamento del riposo in modalità corretta. L’applicazione di questa circolare è immediata.