Il 10 dicembre riceviamo comunicazione della Provincia di Pavia in merito alla chiusura del tratto compreso tra le rotatorie di Bressana Bottarone e di Cava Manara, dal 15 dicembre 2019 fino al 31 maggio 2020, dalle ore 07.00 alle ore 08.30 e dalle ore 16.30 alle ore 18.00 dei giorni feriali e al sabato, per i mezzi di portata superiore alle 7,5 ton., sull’unico ponte attraversabile dai mezzi pesanti nell’arco di decine di chilometri.
Riteniamo che l’assenza di confronto su questa importantissima questione con le Associazioni di categoria sia un brutto segnale da parte dell’Amministrazione Provinciale. Il divieto produrrà il trasferimento del traffico pesante su altre strade, provocando nuove code e proteste, queste conseguenze sono state valutate? Le motivazioni del divieto inoltre non sono compatibili con le esigenze di sicurezza stradale, che sono l’unica ragione che giustifica l’emanazione di tali provvedimenti, di conseguenza questo divieto può essere oggetto di ricorso.
Le motivazioni addotte per la chiusura sono dettate dall’elevato traffico veicolare che intasa il tratto interessato dal divieto; è stata fatta un’analisi del numero dei mezzi pesanti che transitano su quel tratto stradale durante il periodo scolastico? Si è ragionato sugli effetti che tale divieto potrebbe causare alle aziende di trasporto del nostro territorio? Infine se il divieto è determinato dal traffico per portare i bambini a scuola, perché farlo scattare dal 15 dicembre, ovvero una settimana prima della chiusura delle scuole per le festività natalizie?
Invece di vietare il transito a chi lavora per favorire il traffico leggero, perché non si pensa di favorire il trasporto pubblico? Se il problema risiede nel traffico causato dagli spostamenti per portare gli alunni a scuola, significa che l’origine del problema è dato dall’elevato numero di veicoli leggeri, non dai mezzi pesanti. Questo chi su quel ponte ci transita tutti i giorni lo sa bene. Come CNA crediamo che si potrebbe cercare di risolvere il problema più semplicemente, ed in maniera decisamente più ecologica, incrementando il numero di scuolabus che collegano i piccoli comuni a Pavia, così da ridurre davvero il traffico veicolare da e per Pavia e consentendo alle imprese di operare senza intralcio. Tra l’altro i dati del 10 dicembre sull’aumento delle polveri sottili nel Comune di Pavia ci indicano che la strada da seguire non può essere che quella di favorire il trasporto pubblico per ridurre il numero di autovetture presenti sulla strada.
Nella nostra provincia attraversare il Po e anche diversi comuni è diventato una corsa ad ostacoli, a maggior ragione per i mezzi pesanti, e a chi ancora cerca di lavorare sul nostro territorio vengono messi i divieti tra le ruote. Come CNA riteniamo che su una questione così delicata l’Amministrazione provinciale dovrebbe convocare le Associazioni di categoria per un confronto sul tema, e chiediamo urgentemente un incontro con il Presidente della Provincia al fine di entrare nel merito della questione e trovare soluzioni che determinino la soddisfazione di tutti gli utenti della strada, perché questo provvedimento mette in difficoltà le aziende, senza risolvere il problema del traffico congestionato.