
Il documento firmato tra Associazioni e Ministro dei Trasporti prevede il rinvio di almeno sette mesi dell’eliminazione dello sconto sulle accise e la pubblicazione dei costi di riferimento dal 2020. Si articola in nove punti, alcuni dei quali prendono impegni precisi e altri rinviano le questioni a Tavoli tecnici che saranno attivati la prossima settimana.
Il primo punto affronta l’eliminazione dello sconto sulle accise del gasolio, che il testo attuale della Legge di Bilancio prevede da marzo 2020 per i camion Euro3. Nel verbale, la Ministra s’impegna a proporre un emendamento a questa Legge, durante la seconda lettura alla Camera, che rinvia l’entrata in vigore del provvedimento da marzo a ottobre 2020, “con una possibile ipotesi più favorevole al settore che arrivi a ulteriormente posticipare l’entrata in vigore della misura al 1° gennaio 2021”. Potrebbe esserci anche un rinvio per i camion Euro IV dal 1° gennaio al 1° giugno 2021.
Il secondo punto conferma il mantenimento degli stanziamenti strutturali per l’autotrasporto a 240 milioni di euro l’anno.
Il terzo punto parla delle risorse per gli investimenti supplementari a quelli strutturali e conferma quanto è già stato stanziato: 12,9 milioni per il 2019 nel Decreto fiscale più il Fondo investimenti che prevede 18 milioni per il 2019, 30 milioni per il 2020 e 37 milioni per il 2021. Il testo aggiunge che “Ulteriori richieste per circa 100 milioni per il triennio 2020/2022 sono state effettuate a valere sul fondo investimenti per il 2020”.
Sui costi di riferimento dell’autotrasporto, le Associazioni dell’autotrasporto chiedono maggior determinazione e secondo la Ministra potrebbero vedere la luce entro il 31 gennaio 2020 solo con il parere e l’avvallo dell’Autorità per la Concorrenza e il Mercato.
Sul tema del rispetto dei tempi di pagamento, partirà un Tavolo tecnico nell’ultima settimana di novembre cui parteciperà anche il Dipartimento Finanze del Ministero delle Finanze “per approfondire la tematica e valutare eventuali interventi tesi a migliorare l’efficacia della norma”.
Rimane aperto il problema della crisi dell’Ilva, che ha ripercussioni anche sull’autotrasporto, e i limiti imposti dall’Austria ai veicoli industriali. Sull’acciaieria, la Ministra De Micheli ha chiesto alle Associazioni di rinviare la questione ad un successivo approfondimento dopo l’incontro del Presidente del Consiglio con la società previsto per il 22 novembre. Sull’Austria, la Ministra ha annunciato che il 2 dicembre prossimo andrà a Bruxelles per discutere dei divieti con il nuovo Commissario ai Trasporti.
La CNA FITA Lombardia esprime il proprio cauto ottimismo e continuerà ad osservare da vicino l’evolversi della vertenza.