A fronte dell’epidemia del cosiddetto “Coronavirus”, il Ministero della Salute ha emanato la circolare prot. n. 3190 del 3 febbraio 2020 che riporta alcune istruzioni che devono attuare i datori di lavoro in merito alla protezione dei lavoratori che operano a contatto con il pubblico.
Il datore di lavoro, infatti, ai sensi dell’articolo 2087 del codice civile, ha il dovere di apprestare tutte le misure di sicurezza al fine di garantire l’integrità fisica e la personalità morale dei dipendenti e, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 (normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) ha la responsabilità di tutelare i lavoratori dall’esposizione a rischio biologico con la collaborazione del Medico Competente, se nominato.
In particolare i datori di lavoro dovranno diffondere al proprio personale le seguenti informazioni:
Indicazioni per la protezione diretta dei lavoratori
- lavarsi frequentemente le mani;
- porre attenzione all’igiene delle superfici;
- evitare contatti stretti e prolungati con persone presentanti sintomi simili all’influenza;
- adottare ogni ulteriore misura di prevenzione dettata dal datore di lavoro;
Le azioni da attuare qualora si venga a contatto con un soggetto sospetto, in attesa dell’arrivo dei sanitari
- evitare contatti ravvicinati con la persona malata;
- se possibile, farle indossare una maschera chirurgica;
- lavarsi accuratamente le mani e prestare attenzione alle superfici del corpo eventualmente venute a contatto con fluidi corporei;
- fare eliminare dal soggetto i fazzoletti utilizzati in un sacchetto impermeabile, che andrà poi smaltito con il materiale utilizzato dai sanitari.
Quando un soggetto è sospetto
- Se presenta un’infezione respiratoria acuta grave non completamente spiegabile con altri tipi di infezioni e rientri in almeno una delle seguenti condizioni:
- storia di viaggio o residenza in aree a rischio della Cina, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
- si tratta di un operatore sanitario che ha lavorato in un ambiente dove si stanno curando pazienti con infezioni respiratorie acute gravi con eziologia sconosciuta;
- si tratta di una persona con malattia respiratoria acuta e che presenta almeno una delle seguenti condizioni:
– contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da Coronavirus nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
– ha visitato o ha lavorato in un mercato di animali vivi a Wuhan (Cina), nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
– ha lavorato o frequentato una struttura sanitaria nei 14 giorni precedenti l’insorgere dei sintomi dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da Coronavirus.