
La CNA di Pavia ha aperto un confronto con le associazioni di Cremona e Piacenza insieme al presidente della Provincia di Pavia Poma ed al Presidente Nazionale della FITA CNA Ricci sullo stato di degrado delle infrastrutture e sui possibili rimedi.
La questione della viabilità, e in particolare lo stato di obsolescenza della rete viaria e delle sue parti nodali – come, ad esempio, i ponti e i cavalcavia – è ormai non più rinviabile. Dalle CNA della provincia di Pavia Cremona e Piacenza sale una vera e propria richiesta per l’apertura di una “ questione dell’asse del PO”.
Si è fatto il punto in un summit a Pavia il 21 settembre scorso, organizzato dalla CNA delle tre province interessate e si è visto, in quella sede, come le vicende dei ponti di Pavia come il Ponte della Becca, quello della Gerola e per ultimo quello di Pieve Porto Morone insieme a quelli di Casalmaggiore, Roccabianca/ponteVerdi- Cremona, Piacenza, ecc. rischiano di isolare i territori e frenare lo sviluppo delle economie che interessano i due versanti del fiume Po.
La FITA di Pavia, Cremona e Piacenza e le rispettive CNA si sono impegnate a chiedere a tutte le autorità interessate ed alle altre forze economiche di coordinare i prossimi incontri affinché l’impegno delle Regioni e del Ministero non sia un impegno spot ma organico nell’ambito di un progetto di pianificazione delle opere infrastrutturali da rimettere in sesto e per le nuove da costruire. Solo così potremo togliere dall’inevitabile isolamento i territori delle province dell’asta del PO.
leggi il comunicato CNA doc_iniziativa CNA su strade e ponti