In questi giorni il sistema confederale CNA è impegnato a contrastare in tutte le sedi la conversione in legge dell’articolo 10 del DL Crescita del 30 aprile, n.34 (“Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” c.d “Decreto Crescita”).
L’art. 10 introduce la facoltà di optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle detrazioni per gli interventi di efficienza energetica e di adozione di misure antisismiche, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi(!).
Lo sconto concesso dal fornitore viene a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione fiscale, in cinque quote annuali di pari importo.
Fermo restando il momento di forte difficoltà finanziaria, anche in termini di liquidità, attraversato dalle nostre imprese, ci si chiede quante di queste possono avere la capacità economica di sopportare questo provvedimento.
Un provvedimento che sicuramente agevolerà la grande distribuzione e le grandi catene (che possono vantare rilevanti crediti di imposta da compensare), che già da tempo si sta affacciando nel mercato della ristrutturazione e riqualificazione energetica e che ha le capacità economiche ed organizzative per cogliere quanto nel D.L.
Infatti, quanto previsto dall’art. 10 potrebbe essere impossibile da applicare qualora una piccola impresa non dovesse avere crediti di imposta da utilizzare in compensazione.
Le previsioni dell’art. 10 costituirebbero né più né meno un vero e proprio ostacolo alla libera concorrenza.
CNA Installazione Impianti si sta attivando in tutte le sedi per far abrogare una norma iniqua, sbagliata e di parte; emendamenti abrogativi dell’articolo 10 in sede di conversione in legge del DL Crescita ed un ricorso all’Autorità Garante della Concorrenza saranno solamente i primi passi di una battaglia tesa a garantire agibilità economica e crescita, per le piccole imprese e le aziende artigiane che operano in un mercato, quello della riqualificazione energetica, che non può essere lasciato in mano ai grandi gruppi e alle multiutilities.
Anche CNA Pavia sta facendo la sua parte ed ha già inoltrato a tutti i Senatori e Deputati, eletti nella nostra circoscrizione, una lettera in cui si richiede l’abrogazione dell’art.10.
Analogamente, la CNA regionale, invierà la stessa documentazione a tutti i segretari dei Partiti presenti in Consiglio Regionale in modo che anch’essi si facciano parte attiva.
vedi il testo delle lettere inviate alle forze politiche