L’Ispettorato Nazionale del Lavoro interviene in materia di lavoro a chiamata a seguito di due pareri espressi dal Ministero del lavoro, alla luce anche delle recenti sentenze della corte di cassazione. In particolare, vengono forniti i seguenti chiarimenti.
Nel settore dell’autotrasporto l’ispettorato ritiene che, il ricorso al lavoro a chiamata è possibile solo in presenza dei c.d. requisiti soggettivi inerenti l’età dei lavoratori, oppure per le attività previste al punto n.8 della tabella allegata al R.D. n.2657/1923: «Personale addetto al trasporto di persone e di merci: Personale addetto ai lavori di carico e scarico,…”.
Tuttavia, il Ministero ritiene che le uniche attività ammesse sono quelle svolte dal personale addetto a lavori di carico e scarico, che opera nell’ambito del trasporto di persone e di merci.
Le altre attività connesse con il trasporto di persone e di merci, incluse quelle svolte dal personale con qualifica di autista, ne sono invece escluse.
Questa nuova interpretazione ministeriale è estremamente restrittiva.
Sul punto come CNA abbiamo in corso richieste di chiarimenti e approfondimenti, in attesa dei quali si consiglia di non procedere alla chiamata degli autisti assunti con contratto intermittente.