Lettera delle undici principali associazioni dell’autotrasporto ai Capi di Gabinetto, dei ministeri Trasporti, della salute e dell’Interno.
CNA FITA, insieme alle altre Associazioni di autotrasportatori, hanno fortemente apprezzato quanto posto in opera dal Governo per aiutare le imprese di autotrasporto di merci, impegnate quotidianamente ad assicurare il rifornimento di prodotti alimentari e di beni essenziali per la cittadinanza, oltre che di quanto necessario al mantenimento, nei limiti in cui ciò è stato consentito, della macchina produttiva del Paese. Le misure di posticipazione delle scadenze decise con i successivi provvedimenti di queste settimane hanno permesso di risolvere una parte notevole delle problematiche lamentate dalle imprese e tuttavia rimangono alcune questioni che possono ridurre, anche di molto, l’efficienza del settore e quindi delle filiere produttive e di distribuzione.
Tra le questioni che occorre siano affrontate con la dovuta urgenza, siamo ad indicare:
- NOTIFICA ALLA UE ED I PAESI MEMBRI DELLE PROROGHE STABILITE – si richiede che venga notificato con urgenza alla Commissione UE ed agli Stati membri che tutta una serie di documenti necessari alla corretta esecuzione del trasporto – sia personale dell’autista (patente, CQC, Carta tachigrafica, CFP ADR, ecc.,) sia del veicolo – non hanno potuto essere rinnovati nei tempi previsti e godono di proroghe ufficiali, che, in quanto tali, devono valere anche per le autorità di controllo dei diversi Paesi.
Lo scopo è quello di evitare, come è già accaduto, contestazioni e conseguenti pesanti ritardi, da parte delle autorità di controllo dei Paesi membri. Tale notifica potrebbe essere riassunta in una apposita nota del MIT che i conducenti potrebbero conservare sul proprio veicolo ad ogni buon conto.
- REVISIONE DEI VEICOLI IMPEGNATI NEI TRASPORTI INTERNAZIONALI – si richiede di consentire, tra le attività previste come indifferibili, anche le attività di revisione dei veicoli che effettuano trasporti in ambito internazionale.
La procrastinazione delle revisioni con il D.L. 17/03/2020 se consente la circolazione nel territorio nazionale dei veicoli, non è valida per o la circolazione all’estero. Non ritenendo possibile che in tempi brevi si sia in grado di adottare a livello UE il riconoscimento dello stato di eccezione che ha motivato la posticipazione delle scadenze di revisione, che l’unica strada possibile per non interrompere i già sin troppo maltrattati traffici internazionali dei nostri vettori, sia quella di inserire le attività di revisione per i veicoli destinati al trasporto internazionale tra quelle urgenti ed indifferibili, nonostante la riduzione di attività degli UMC.
- DEROGHE ALLE NORME DEL REGOLAMENTO (CE) 561/2006:
si richiede di consentire alle imprese di trasporto una deroga temporanea ai tempi di guida e di riposo previsti dal Regolamento.
In Italia, a differenza che in pressoché tutti gli altri Paesi UE, non è stata ancora utilizzata la previsione di una deroga temporanea alle norme che regolano i tempi di guida e di riposo contenute nel Reg. 561/2006/CE. Si richiede quindi che si possa introdurre, attraverso un apposito D.M. le seguenti deroghe al Reg. 561/2006/CE:
– Art. 6 (1): sostituzione del limite massimo di guida giornaliera di 9 ore con uno di 11 ore;
– Art. 6 (2): sostituzione del limite massimo di guida settimanale di 56 ore con uno di 60 ore;
– Art. 6 (3): sostituzione del limite massimo di guida bisettimanale di 90 ore con uno di 100 ore;
– Art. 8 (1): riduzione del riposo giornaliero ordinario da 11 a 9 ore;
– Art. 8 (6): almeno due periodi di riposo settimanali ridotti in due settimane consecutive rinviando il periodo di riposo regolare alla terza settimana senza compensazione per i due precedenti riposi settimanali ridotti
Ai conducenti delle imprese italiane che continuano ad operare, sia quelle addette alla distribuzione dei beni essenziali, ma anche a quelle che operano nei container, è richiesto un supplemento di sacrificio rispetto a quello che già abitualmente essi sopportano sulle strade del Paese e su quelle europee. A causa della complessità delle operazioni imposte dall’esigenza di evitare ogni possibile contagio e di applicare in modo pieno le linee guida per il settore, i tempi per l’esecuzione dei singoli servizi di trasporto si sono notevolmente dilatati.
La maggiore elasticità serve a consentire anche ai conducenti di raggiungere le proprie case dopo il lavoro o perlomeno un’area attrezzata con servizi igienici e disponibilità di pasti che in questa fase di emergenza sono di difficile reperimento.
- CRONOTACHIGRAFO. ANNOTAZIONE CAUSALE DEROGHE:
si richiede che, con la denominazione “causale Covid19” venga definita la procedura per la registrazione manuale, ad opera dell’autista, dell’utilizzo della deroga al fine di poter fornire fonte di prova alle Autorità deputati al controllo del rispetto delle prescrizioni del Regolamento 561 e degli art. 174 e 179 del C.d.S, tale da esimere l’autista e l’impresa dalle eventuali sanzioni.
La recente emanazione di una Circolare da parte della D.C. Polstrada del Ministero dell’Interno che impone di non sanzionare i conducenti provenienti dall’estero che non abbiano rispettato le norme del Regolamento (CE) 561/2006, mentre ai nostri autisti, per la stessa ragione, vengono imposte pesanti sanzioni sta creando notevole sconcerto e disappunto tra i conducenti e i titolari delle imprese italiane che si domandano se valga davvero la pena di impegnarsi così a fondo senza neppure una minima garanzia di copertura istituzionale.
La richiesta è particolarmente importante in quanto, i controlli degli Enti possono essere effettuati anche a distanza di giorni e fino ad un anno dalla data in cui la deroga è stata usufruita.
- MANCATA CONSEGNA CARTE TACHIGRAFICHE:
si richiede che, nel caso di mancata consegna nei tempi previsti, della nuova carta tachigrafica all’interessato che ne abbia fatto domanda, l’autista possa eseguire le annotazioni previste dall’art. 35 del Regolamento 165/2014/UE e che tale pratica possa continuare anche oltre i 15 giorni previsti, sulla base della “impossibilità di esibire o di utilizzare la carta personale durante tale periodo” prevista dall’art. 29 a condizione che il conducente possa esibire prova dell’avvenuta richiesta di sostituzione. Si richiede altresì che di tale situazione eccezionale sia data notifica alla Commissione Europea, affinché faccia stato nei confronti delle autorità dei Paesi dell’Unione.
La richiesta nasce dalla dichiarata impossibilità, per le Camere di Commercio, di assicurare la tempestiva sostituzione delle carte tachigrafiche degli autisti, una volta giunte a scadenza.
- DIVIETI DI CIRCOLAZIONE FUORI DEI CENTRI ABITATI:
si richiede che vengano tempestivamente emanate le disposizioni di annullamento dei divieti di circolazione al di fuori dei centri abitati previsti per i veicoli di massa superiore a 7,5 ton. fino a tutto il 26 aprile.
La ratio della richiesta è immediatamente intuibile e del resto il Ministero ha già provveduto a sterilizzare i divieti previsti per le giornate del 15, 22, 29 marzo e 3 aprile.
- AREE DI SOSTA ATTREZZATE PER VEICOLI PESANTI:
si richiede che l’Ordinanza del Ministero della Salute 20 marzo 2020 sia modificata per ricomprendere, tra gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che possano rimanere aperti, anche gli esercizi situati all’interno di Aree di sosta attrezzate per il trasporto di merci non situate nel sedime autostradale.
Peraltro, proprio per le loro caratteristiche, tali aree si trovano spesso al di fuori del tracciato autostradale, ma nelle immediate adiacenze dei principali caselli di entrata ed uscita del traffico pesante.
- AREE DI SERVIZIO AUTOSTRADALI:
si richiede che sugli stessi percorsi autostradali siano individuate alcune aree di servizio strategiche da mantenere aperte ad ogni costo, anche utilizzando eventuali risorse della Protezione civile.
Va considerato che anche le aree autostradali che, sulla carta avrebbero potuto rimanere aperte, non sempre lo sono in quanto i gestori lamentano la scarsa convenienza economica a tenere aperti tutti i servizi a fronte di una domanda assai ridotta.
- STOCCAGGIO MERCI:
si richiede di specificare che per le imprese le cui attività di produzione sono sospese in forza del DCPM 22 marzo 2020, la sospensione riguarda solo le attività di produzione, ma consente lo stoccaggio delle materie prime e dei semilavorati necessari alla ripresa della produzione.
La ragione è di non lasciare queste imprese, vitali per la ripartenza del paese, senza i materiali necessari alla ripartenza; e dall’altro per consentire al sistema logistico italiano – e segnatamente a quello portuale e containeristico – di evitare il collasso derivante dall’impossibilità di stoccaggio dei materiali che comunque continuano ad arrivare via mare, via ferrovia o via strada in forza di ordinativi pregressi delle aziende oggi chiuse per decreto.
- TRASPORTO ANIMALI VIVI:
si richiede un urgente intervento formale nei confronti degli Organi preposti al controllo di tale specifico trasporto e a garanzia della regolarità del controllo veterinario
Nonostante le autorizzazioni in questione godano della proroga di validità prevista in via generale dal D.L. “Cura Italia”, vengono espressi dubbi sul fatto che tale proroga abbia effetto anche sul certificato di idoneità per conducenti guardiani (patentino in possesso dell’autista) e su tutte le autorizzazioni settoriali (autorizzazione tipo 2, allegati vari, autorizzazione mezzo a motore, rimorchio, ecc…).
- TRASPORTI ECCEZIONALI:
si richiede una urgente conferma da parte del Ministero dei Trasporti ai proprietari delle strade e ai concessionari autostradali del fatto che le autorizzazioni ai trasporti eccezionali godano della proroga di validità prevista in via generale dal DL Cura Italia (DL n.18/2020);
La ratio della richiesta sta nel fatto che, da quanto ci risulta, sia la Polizia Stradale che ANAS e AISCAT, hanno già precisato che in assenza di un formale atto del MIT non possono ritenere applicabile la disposizione.