Dopo due mesi di lockdown totale a causa dell’emergenza Coronavirus, la ripresa delle attività di Restauro è rimasta “nel dubbio” fino al comunicato di chiarimento del Ministero dell’Interno del 2 maggio scorso.
Alla domanda esplicita: “È consentita la prosecuzione delle attività di conservazione e restauro di opere d’arte?”
È stata pubblicata la seguente risposta che senza ombra alcuna consente la ripresa dal 4 maggio:
“Sì, sono consentite le attività di restauro, finalizzate alla conservazione di opere d’arte quali quadri, affreschi, sculture, mosaici, arazzi, beni archeologici.
Tali attività non sono infatti sostanzialmente riducibili a profili ricreativi o artistici di cui al codice Ateco 90.0, essendo invece riconducibili alle attività assentite nell’allegato 3 del d.P.C.M. 26 aprile 2020 del restauro di edifici storici e monumentali (41.20), dell’industria del legno (16), di architettura, ingegneria, collaudo e analisi tecniche (71) e alle altre attività professionali, scientifiche e tecniche (74) nonché alle riparazioni di beni mobili (95).”
Inoltre, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato un apposito decreto di aggiornamento delle attività consentite, modificando gli allegati del DPCM del 26 aprile 2020 che riepilogano le attività consentite fino al 17 maggio 2020, tra le quali ha inserito quelle di “conservazione e restauro di opere d’arte”.
Riferimenti: Sito del Governo italiano, sezione FAQ http://www.governo.it/it/faq-fasedue e http://www.mise.gov.it