Lettera aperta del Presidente CNA Daniele Vaccarino all’ Eurocommissario Pierre Moscovici contro la proroga del regime dello split payment, chiesta dall’Italia alla Commissione europea per altri tre anni, in deroga alla direttiva Ue del 28 novembre 2006.
Il presidente della Confederazione, Daniele Vaccarino, ha espresso la preoccupazione “di oltre due milioni di imprese italiane che vedono la loro sopravvivenza fortemente messa a rischio” da una eventualità del genere.
Nella lettera si sottolinea che il meccanismo di liquidazione dell’Iva entrato in vigore il primo gennaio 2015 ha fortemente aggravato l’equilibrio finanziario delle imprese che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi alle pubbliche amministrazioni.
Tra il 2015 e il 2016 queste imprese “hanno registrato un ammanco finanziario di circa 18,5 miliardi di euro dovuto all’Iva non incassata a fronte della necessità di recuperare 13 miliardi di Iva pagata ai propri fornitori”.
“La richiesta di proroga effettuata dal governo italiano – prosegue la lettera – risulta incoerente rispetto alle rassicurazioni fatte dall’Italia nel 2015 alla Commissione Ue”. L’Italia, infatti, aveva escluso “la necessità di chiedere un rinnovo dell’autorizzazione alla misura della deroga, potendosi avvalere – ricorda la CNA – della fatturazione elettronica quale strumento di controllo dell’evasione nel settore pubblico, ormai pienamente attuato”.