In questo articolo illustriamo la Nuova Sabatini per i beni strumentali e la consulenza di CNA per ottenere i finanziamenti previsti dalla normativa.
Indice argomenti sulla Nuova Sabati 2022
- Cos’è la Nuova Sabatini 2022? Come funziona?
- Cosa prevede la Nuova Sabatini sui beni strumentali 2022? Quali sono le novità?
- Cosa può essere finanziato con la Nuova Sabatini?
- Quali regole deve seguire il finanziamento? Cosa prevede?
- Chi può accedere ai contributi della Nuova Sabatini?
- La consulenza di CNA per ottenere i finanziamenti della Nuova Sabatini
- Come si presenta la domanda per accedere alla Nuova Sabatini?
Cos’è la Nuova Sabatini? Come funziona?
La Legge “Nuova Sabatini” sui Beni Strumentali stabilisce che le piccole e medie imprese possono godere di un contributo per rinnovare macchinari e attrezzature. La misura è stata resa disponibile dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).
Con la legge di bilancio 2021, se l’impresa ha richiesto alla banca un finanziamento a partire dal 1° gennaio 2021, l’incentivo viene erogato in un’unica soluzione per qualsiasi importo.
Cosa prevede la “Nuova Sabatini” sui Beni Strumentali 2022. Quali sono le novità?
La Legge Finanziaria 2022 ricalcola le risorse destinate ai finanziamenti dela “Nuova Sabatini”, indicando queste somme:
- 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023
- 120 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026
- 60 milioni per l’anno 2027
Diversamente dalla Legge di Bilancio precedente, l’erogazione è prevista in un’unica soluzione, come avveniva prima della pandemia, limitatamente alle risorse disponibili e soltanto per le domande con finanziamento di importo non superiore a 200 mila euro.
Cosa può essere finanziato con la Nuova Sabatini?
La legge consente l’acquisto di attrezzature, impianti, macchinari, beni strumentali per uso produttivo, strumenti e investimenti digitali come hardware e software.
I beni inclusi nel finanziamento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.
Gli investimenti possono fare riferimento ad una sola unità produttiva (già esistente o da impiantare) ed i beni oggetto di agevolazione devono soddisfare i seguenti requisiti:
- avere autonomia funzionale;
- essere correlati all’attività svolta dall’impresa;
- non costituire mera sostituzione di beni già esistenti in azienda
Quali regole deve seguire il finanziamento? Cosa prevede?
In ogni caso il finanziamento previsto dalla Nuova Sabatini deve:
- durare al massimo 5 anni
- non essere inferiore a 20.000 euro
- non superare i 4 milioni di euro
- essere utilizzato interamente ed esclusivamente per gli investimenti ammessi dalla legge
Le banche o gli intermediari finanziari possono erogare finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla Nuova Sabatini e un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico in base agli interessi calcolati sui finanziamenti ricevuti.
L’investimento può essere coperto completamente dal finanziamento bancario e può essere assicurato dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino a un massimo dell’80% del totale finanziato.
Gli investimenti vanno avviati successivamente alla data di trasmissione della domanda di accesso alle agevolazioni e conclusi entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
La tua impresa rientra tra le attività che possono godere dei finanziamenti della Nuova Sabatini?
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Responsabile Area Bandi e Competitività
Tiziana Zecca – Tel.: 0382/433134 – Mail: t.zecca@cnapavia.it
Claudia Salemme – Tel.: 0382/433135 – Mail: c.salemme@cnapavia.it
Come si presenta una domanda per accedere alla Nuova Sabatini?
Le MPMI possono presentare la propria domanda di agevolazione in formato elettronico e inviarla esclusivamente tramite PEC alle banche o intermediari finanziari aderenti all’Addendum alla Convenzione MISE-ABI-CDP. L’elenco aggiornato degli istituti aderenti è pubblicato sui siti del Ministero e dell’ABI.
La domanda di agevolazione:
- deve essere sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante dell’impresa che si propone o da suo procuratore
- deve essere compilata con i relativi allegati (se ricorrono i presupposti) utilizzando i moduli disponibili nella sezione dedicata del sito del Ministero, avendo cura di usare l’ultima versione pubblicata
Modulo per la domanda
Sul sito del MISE è disponibile il Modulo di domanda da sottoscrivere con firma digitale (verificare l’ultima release pubblicata). La procedura operativa per compilare il Modulo di domanda è descritta nella “Guida alla compilazione del modulo di domanda”.
Gli atti e i documenti formali relativi alle singole pratiche devono essere inviati esclusivamente mediante la piattaforma informatica del Ministero collegandosi all’indirizzo internet: https://benistrumentali.dgiai.gov.it