Dopo il primo pacchetto di sanzioni adottate dal Consiglio dell’Ue per rispondere alla decisione della Russia di procedere al riconoscimento come entità indipendenti delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk e alla successiva decisione di inviare truppe russe in tali zone, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Ue un secondo pacchetto di sanzioni finalizzato a rispondere all’aggressione armata.
In particolare, le nuove sanzioni si suddividono in tre principali categorie:
- Sanzioni individuali che congelano i beni dell’UE di proprietà di persone ed entità russe, dal presidente russo al ministro degli Affari esteri, ai membri del Consiglio di sicurezza nazionale della Federazione russa e ad altri membri della Duma di Stato russa;
- Sanzioni finanziarie che proibiscono alle persone dell’UE di acquistare, vendere, fornire servizi di investimento o assistenza nell’emissione, o trattare con valori mobiliari e strumenti del mercato monetario emessi da istituti finanziari russi di proprietà statale e qualsiasi altro istituto di credito stabilito in Russia con un ruolo significativo nel sostenere la Russia, il suo governo e la Banca centrale russa;
- Sanzioni commerciali che vietano alle persone dell’UE di vendere, fornire, trasferire o esportare direttamente o indirettamente qualsiasi bene, software o tecnologia a duplice uso a qualsiasi entità o persona in Russia o destinati ad essere utilizzati in Russia, e di fornire assistenza tecnica, intermediazione e servizi finanziari correlati.
Tali sanzioni implicano alcuni rischi chiave che le imprese europee devono tenere in considerazione e verificare; al fine di evitare la violazione delle sanzioni adottate risulta perciò necessario:
- conoscere i propri clienti, controllando i propri partner commerciali e tutte le banche destinatarie di tali relazioni in rapporto agli obiettivi delle sanzioni UE;
- classificare i propri prodotti e vagliare l’uso finale e l’utente finale di tali prodotti;
- conoscere lo scopo del destinatario dei servizi che vengono forniti.
Al contempo, nel corso della sessione plenaria straordinaria del Parlamento europeo, gli eurodeputati hanno adottato una propria risoluzione per chiedere una ferma risposta all’aggressione russa. Nel testo adottato viene richiesto di:
- accelerare la concessione all’Ucraina dello status di paese candidato all’UE;
- limitare le importazioni delle più importanti merci di esportazione russe, tra cui petrolio e gas;
- sanzioni mirate a indebolire l’economia e la base industriale russe;
- estendere l’esclusione dal sistema SWIFT alla Bielorussia.
In allegato, la scheda di approfondimento sul pacchetto di sanzioni predisposta dall’ufficio CNA Bruxelles.
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Per maggiori informazioni: s.stefanuto@cnapavia.it