Le semplificazioni trattano in particolare i problemi dell’eccesso di adempimenti burocratici, aggravati dalla situazione di emergenza del Paese, che sinora hanno frenato l’accesso al Bonus.
Il 28 maggio 2021 è stato approvato il decreto legge Semplificazioni che ha apportato alcune modifiche alle procedure relative al Super Bonus 110%.
Le semplificazioni trattano in particolare i problemi dell’eccesso di adempimenti burocratici, aggravati dalla situazione di emergenza del Paese, che sinora hanno frenato l’accesso al Bonus.
La prima importante novità è che non sarà più necessario produrre l’attestazione di stato legittimo dell’immobile.
L’eliminazione di questa attestazione comporta un notevole risparmio di spesa e di tempo per adempimenti burocratici.
Altra importante novità è che gli interventi per l’efficientamento energetico potranno essere realizzati con una semplice CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata). In questo modo si accelerano gli interventi di efficientamento energetico e antisismico e si eliminano le lunghe attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni.
Per favorire l’efficientamento energetico e l’ammodernamento degli edifici, è stato inoltre esteso l’accesso al superbonus agli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche ed alle case di cura, agli ospedali, poliambulatori, caserme, collegi e convitti, cioè agli immobili nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4.
È saltata invece l’estensione auspicata agli alberghi e le altre strutture ricettive, ossia agli immobili che rientrano nella categoria catastale D/2.
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