CNA esprime un forte apprezzamento per la decisione del Governo di abolire il Sistri a partire dal 1° gennaio 2019 eliminando anche il contributo annuale per le aziende interessate . Per migliaia di imprese si tratta della liberazione da un incubo.
Il decreto sulla semplificazione che sarà presentato al Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2018 potrebbe contenere anche la definitiva chiusura del sistema telematico per il tracciamento dei rifiuti.
Il Sistri non ha mai funzionato, ma ha sicuramente impedito che si mettesse a punto nel nostro Paese un sistema efficace e semplice di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, come in moltissime occasioni, e in tutte le sedi istituzionali, la CNA ha chiesto in questi anni.
L’abolizione del Sistri è prevista dal “Decreto semplificazione” di prossima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
Il Sistri dovrebbe essere sostituito da un sistema di tracciamento gestito direttamente dal ministero dell’Ambiente e nel periodo di transizione le imprese che devono applicarlo continueranno a usare il tradizionale sistema cartaceo.
Il ministero dell’Ambiente sta lavorando al nuovo sistema, tramite una procedura che annullerebbe anche la gara indetta da Consip, che nel 2016 ha affidato a un consorzio formato da Tim, Almaviva e Agriconsulting la progettazione del nuovo Sistri. Tale gara è sospesa a causa di alcuni ricorsi presentati al Tar del Lazio. La soluzione sarebbe nella mani dell’Albo gestori ambientali, che ha ricevuto il mandato del ministero per trovare una nuova soluzione.
A questo punto sarà finalmente possibile, con la collaborazione delle associazioni delle imprese, costruire un nuovo strumento per tracciare i rifiuti pericolosi basato su una struttura semplice e ad alta efficienza. Dovrà essere in pratica, il contrario del Sistri, un sistema che si è dimostrato sempre molto complicato e inefficiente”.