Di seguito pubblichiamo l’articolo pubblicato sulla Provincia Pavese del 3 gennaio con la presa di posizione del Presidente della CNA di Pavia sui recenti rincari autostradali.
PAVIA. «Il rincaro ai pedaggi appena arrivato è una tassa nemmeno troppo occulta: un prelievo forzoso applicato a chi non può fare a meno di usare l’autostrada perché non ha alternative».
È durissima Maria Lisa Boschetti, presidente della Confederazione artigiani di Pavia che rappresenta centinaia di autotrasportatori che lavorano in proprio e che, da ieri, si trovano a fare i conti con spese di esercizio aumentate in media del 10 per cento.
«In una situazione come quella in cui si trovano le infrastrutture della provincia di Pavia per gli autotrasportatori è obbligatorio utilizzare l’autostrada per ridurre i tempi di viaggio e contenere le spese per il carburante – spiega la presidente Cna –. Con i principali punti chiusi al traffico pesante, per uscire dalla provincia o soltanto per spostarsi da un territorio all’altro è obbligatorio usare l’autostrada».
Il riferimento è ai ponti pericolanti e quindi chiusi ai camion: la Becca che unisce l’Oltrepo al Pavese, Gerola che unisce la Lomellina all’Oltrepo e Pieve Porto Morone che unisce
il Pavese al Piacentino. Per non parlare dei ponti minori chiusi ai camion che costringono i trasportatori a lunghi giri. «Abbiamo chiesto qualche forma di aiuto sia all’amministrazione provinciale che alla Camera di commercio – conclude Boschetti – ma non c’è stato nessun riscontro»